Pubblicato il 12/12/2013

Moneta ElettronicaUtilizzo moneta elettronica. Rete Impresa Italia al Governo: “Evitare gravi oneri a carico della Imprese”.

Sulla norma che entrerà in vigore il primo gennaio 2014 e che riguarda l’utilizzo della moneta elettronica Ivan Malavasi Presidente di Rete Imprese Italia ha inviato una lettera al Governo nella quale si segnalano le forti preoccupazioni per i gravi oneri che si abbatteranno sulle imprese.

R.E TE. Imprese Italia – si sottolinea nella lettera – è consapevole che la modernizzazione dei sistemi di pagamento è uno degli strumenti importanti per aumentare l’efficienza del sistema produttivo italiano. Al tempo stesso, ritiene che l’utilizzo della moneta elettronica debba essere diffuso tramite una distribuzione equilibrata fra benefici e costi a carico dei soggetti interessati.

L’imminente adeguamento alla previsione normativa, invece, imporrà invece un aggravio pesante per le imprese. Oltre all’obbligo di pagamento dei costi di attivazione del POS, le imprese dovranno sopportare gli ulteriori costi di gestione che andranno ad aggravare ulteriormente i loro costi fissi. A ciò deve poi, ovviamente, aggiungersi il costo delle commissioni su ogni transazione.

Considerando che ad oggi - conclude la lettera - non sono ancora stati adottati i decreti attuativi previsti dal comma 5 del richiamato art. 15, finalizzati alla definizione delle procedure e dei limiti per l’applicazione dell’obbligo di POS, R.E TE. Imprese Italia chiede di rinviare l’entrata in vigore della previsione normativa. Con ciò auspicando il suo pieno coinvolgimento nella definizione dei concreti contenuti regolatori della relativa disciplina.


Pubblicato il 29/11/2013

Legge di Stabilita'Malavasi (Rete Imprese Italia): “La Camera modifichi la Legge di Stabilità, compiendo le scelte coraggiose necessarie a far ripartire il Paese” 

“Sulla Legge di Stabilità ci appelliamo alla Camera perché faccia fino in fondo la sua parte e compia le scelte coraggiose necessarie a far ripartire l’Italia, migliorando il testo del Governo che il Senato ha solo parzialmente modificato rispetto alle esigenze espresse dal mondo produttivo”. Lo dichiara Ivan Malavasi, presidente di Rete Imprese Italia.

“Non nego che il testo licenziato a Palazzo Madama contenga qualche elemento positivo che va nella direzione del contenimento dei costi delle imprese e del sostegno della domanda – aggiunge – ma non si tratta di scelte in grado di determinare la svolta tanto attesa nel Paese né di risolvere i problemi di competitività delle imprese”.

“Sappiamo bene – tiene a precisare il presidente di Rete Imprese Italia – che le esigenze di rilancio dei consumi e degli investimenti vanno coniugate con gli obiettivi di finanza pubblica.  Ma, in materia fiscale, non sono più rinviabili i tagli all’imposizione sugli immobili strumentali, vale a dire i capannoni, i laboratori, i negozi e gli alberghi, dove si lavora e si crea occupazione. Va, inoltre, immediatamente riordinata la tassazione sui rifiuti, che allo stato crea solo confusione. Nemmeno sul costo del lavoro chiediamo la luna – continua  - ma semplicemente che venga subito ristabilito il sacrosanto principio di equilibrio tra contributo e prestazione in materia di malattie e infortuni”.

“Un problema che va affrontato con maggiore decisione – sottolinea – è quello del credito alle piccole imprese, che continuano a registrare le maggiori difficoltà di accesso ai finanziamenti, come sostiene con dovizia di dati anche la Banca d’Italia. Il rafforzamento degli strumenti di garanzia pubblica deve generare, quindi, un beneficio diretto sulle piccole imprese. E vanno irrobustiti i Consorzi fidi, che rappresentano il loro punto di riferimento. Il nostro auspicio – conclude Malavasi – è che il Parlamento tenga conto di queste richieste, le vagli con attenzione, noi siamo pronti al confronto, e introduca le modifiche necessarie a farci prendere, magari saltando sull’ultimo vagone, il treno della ripresa che comincia a intravedersi solo fuori d’Italia”.


 Pubblicato il 28/11/2013

IresFisco. Rete Imprese Italia: “Inaccettabile cambiare le regole di pagamento dei soggetti Ires a poche ore dai versamenti e non agevolare il versamento della seconda rata Imu”

“Esprimiamo un forte disappunto per il cambio delle regole di pagamento del secondo acconto per i soggetti Ires a poche ore dalla scadenza che, ancora una volta, calpesta i diritti dei contribuenti ”. Lo si legge in un comunicato stampa di Rete Imprese Italia.
“E’ irragionevole – continua la nota – che si giunga a rendere estremamente difficoltoso e incerto un importante appuntamento fiscale come il pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi. E altrettanto inaccettabile è la decisione di permettere ai Comuni la pubblicazione nel proprio sito Internet fino al 9 dicembre prossimo delle aliquote e delle detrazioni Imu che vanno utilizzate per i versamenti in scadenza il 16, dopo appena cinque giorni lavorativi”.
“Anziché rendere meno gravose le imposte, agevolandone il pagamento – conclude il comunicato – si creano difficoltà assurde in spregio allo Statuto del contribuente. Rete Imprese Italia auspica che non si applichino le sanzioni a carico di quanti, in questo caos, non riusciranno ad adempiere correttamente al versamento dell’acconto nei termini fissati. Come pure che, nel decreto legge in via di emanazione, sia prevista la possibilità di versare l’Imu, utilizzando le aliquote deliberate per il 2012, entro il prossimo 16 dicembre e l’eventuale conguaglio non prima di 60 giorni dalla scadenza del termine naturale del 16 dicembre”.


 Pubblicato il 27/11/2013

Bolletta ElettricaBolletta elettrica. Rete Imprese Italia: si continua ad agevolare la grande industria e a penalizzare le Pmi, allargando il divario competitivo tra le piccole imprese italiane e la concorrenza estera

“Siamo seriamente preoccupati per la previsione di nuovi rincari sulle bollette che le piccole e medie imprese saranno costrette a subire a partire dal primo gennaio per un insieme eterogeneo di misure”. Lo afferma un comunicato stampa di Rete Imprese Italia.
“A partire dal 2014 – continua la nota – le Pmi subiranno in bolletta l’aggravio di un’altra componente, la cosiddetta Ae, destinata a coprire le nuove agevolazioni a favore delle grandi industrie, alla quale si aggiungeranno ulteriori aumenti su voci già esistenti, relative, per esempio, alla distribuzione e al dispacciamento. Quest’ulteriore rischio di aggravio delle bollette, che si aggiunge a un sistema di distribuzione degli oneri energetici già sperequato a danno delle piccole imprese, aumenterà ancora di più il divario competitivo tra le Pmi italiane e le loro concorrenti estere”.
“Un pressante invito – conclude il comunicato – è stato rivolto, intanto, da Rete Imprese Italia all’Autorità per l’Energia affinché possa intervenire nell’ambito del proprio compito di soggetto regolatore”.


 Pubblicato il 22/11/2013

FiscoAdempimenti fiscali di dicembre. Rete Imprese Italia: il Governo lascia nell’incertezza imprese e contribuenti. Per evitare il caos vanno usate le vecchie aliquote Imu e il conguaglio slitti a giugno

“Il Governo sta lasciando le imprese e i cittadini senza indicazioni sulle modalità di versamento dell’acconto Ires del 2 dicembre e del saldo Imu in scadenza il 16 dicembre. Ci sembra un modo quanto meno superficiale di venire incontro ai problemi concreti dei contribuenti”. Lo si legge in una nota di Rete Imprese Italia.
“Non si può attendere il 9 dicembre – prosegue la nota – per la predisposizione dei modelli di versamento del saldo Imu, per avere certezza sulle aliquote e sulle detrazioni stabilite dai comuni. Appare cervellotico l’obbligo di dover accedere ai siti Internet di tutti gli enti locali per ottenere le informazioni necessarie. Ancora più grave risulta essere l’incertezza per gli acconti Ires, le cui deleghe sono state già predisposte e consegnate ai contribuenti”.
“Gli intermediari che assistono i contribuenti devono concludere le procedure entro i primi giorni della prossima settimana e ancora non sanno come comportarsi. Per assolvere l’adempimento al 16 dicembre senza rischi per le imprese e per i contribuenti – conclude la nota di Rete Imprese Italia – chiediamo che si consenta l’utilizzo delle aliquote approvate per il 2012. Il conguaglio potrà essere versato in seguito, senza alcuna maggiorazione, nel mese di giugno 2014 in occasione del versamento dell’acconto Imu del 2014”.


 Pubblicato il 22/11/2013

Bilancio AnnualeLegge di Stabilità. Malavasi (Rete Imprese Italia): “Le imprese aspettano una risposta chiara da Governo e Parlamento”

“La situazione economica italiana si fa ogni giorno più difficile. La ripresa per ora non si intravede e anche le previsioni più ottimistiche la danno gracile e incerta. Si fa concreto il rischio, purtroppo, che la crisi possa scatenare forti tensioni sociali difficilmente controllabili. Governo e Parlamento devono tenerne conto, agire con più coraggio e senso di responsabilità e dare una risposta chiara alle esigenze delle imprese, motore dello sviluppo del Paese.” Lo afferma Ivan Malavasi, presidente di Rete Imprese Italia, in attesa che la commissione Bilancio della Camera discuta e voti gli emendamenti alla Legge di Stabilità, avviandone l’iter alla conclusione.

“In queste ore cruciali – aggiunge Malavasi - ci attendiamo con trepidazione segnali forti dalla politica sui temi più caldi del confronto e sulle questioni chiave dell’economia: il taglio deciso al costo del lavoro, l’allentamento della pressione fiscale, il sostegno ai Confidi. Si tratta – conclude Malavasi – di interventi indispensabili e inderogabili, un banco di prova sul quale il mondo delle imprese dovrà e saprà giudicare l’operato del Governo e del Parlamento”.